Actuel

Actuel

DATA INIZIO:
1967

DATA FINE:
1995

LUOGO:
Parigi

DIRETTORE:
Jean-François Bizot

REDAZIONE:
Jean-François Bizot, Michel-Antoine Burnier, Yves Frémion, Frédéric Joignot, Ariel Kyrou, Bernard Kouchner, Dominique Lacout, Jean-Pierre Lentin, Claudine Maugendre Léon Mercadet, Patrick Rambaud, Jean-Paul Ribes, Jean Rouzaud, Yves Simon, Patrice Van Eersel, Patrick Zerbib.

PRINCIPALI COLLABORATORI:
Alain Bizos, Jean-François Bizot, Michel-Antoine Burnier, Phil Casoar, Brigitte Cornand, Henri de Bodinat, Nathalie de Saint-Phalle, Jocie Drehaut, Yves Frémion, Doug Headline, Guy Hocquenghem, Frédéric Joignot, Ariel Kyrou, Rémy Kolpa Kopoul, Bernard Kouchner, Dominique Lacout, Daniel Lainé, Émile Laugier, Jean-Pierre Lentin, Jacques Massadian, Claudine Maugendre, Léon Mercadet, Bernard Nauer, Christophe Nick, Fabrice Pernisco, Patrick Rambaud, Fabrice Rebois, Jean-Paul Ribes, Denis Robert, Jean Rouzaud, Yves Simon,  Frédéric Taddeï, François Weyergans, Patrice Van Eersel, Philippe Vandel, Ariel Wizman, Rocking Yaset, Bernard Zekri, Patrick Zerbib.

DESCRIZIONE:
«Actuel» è la più nota rivista della controcultura francese ed è considerata una sorta di bibbia dell’underground. Nasce a Parigi nel 1967 come magazine dedicato al jazz e alla musica alternativa, sotto la direzione di Claude Delcloo, partecipando in maniera tangenziale alla temperie del Maggio francese; tra le attività più rilevanti di questo primo periodo si deve ricordare l’organizzazione, nel 1969, del festival di musica Actuel festival, a Amougies (Belgio), al quale prendono parte, tra gli altri, Frank Zappa, i Pink Floyd e i Soft Machine. Nel 1970 la direzione passa in mano a uno dei redattori, Jean-François Bizot, che decide di modificare la linea editoriale e di dare avvio a una nuova serie. Con il n. 1 dell’ottobre 1970 – che ospita in copertina i disegni del noto fumettista underground Rober Crumb – la rivista si propone infatti come principale portavoce della controcultura francese, dichiarando l’obiettivo di voler apportare umorismo e delirio all’interno della sinistra extraparlamentare e presentandosi come un giornale di promozione abusiva e permanente dell’underground (n. 1, 1970). A partire da questo momento Bizot diventa uno dei maggiori animatori – per alcuni il guru indiscusso – della controcultura in Francia. Nel 1972 fonda una propria casa editrice, la Nova press, che pubblicherà la stessa «Actuel» e alla quale si deve la creazione della radio underground Radio Nova, cui collaborano anche alcuni redattori della rivista. «Actuel» può dunque contare sul sostegno economico del proprio editore e direttore e ciò le garantisce una maggiore stabilità nel tempo, a differenza di molte altre testate dell’underground. Vengono infatti pubblicati con regolarità 58 numeri, a cadenza mensile, fino all’ottobre 1975, mantenendo una linea editoriale coerente con i propositi iniziali. Per la distribuzione Bizot si affida inoltre sia ai canali ufficiali, facendo arrivare «Actuel» nelle edicole, che a quelli alternativi, mantenendo una posizione intermedia tra grande editoria e editoria militante. Nel contesto francese «Actuel» si presenta come un prodotto innovativo; il formato è infatti quello di un quotidiano, ma colori e grafica sono pensati in modo da ottenere un immediato effetto provocatorio nei confronti del lettore. Fortemente ispirata alle testate della free press anglosassone, la rivista è affiliata all’Underground Press Syndicate (UPS) e tratta sulle proprie pagine i temi più cogenti della controcultura internazionale: ecologismo, liberalizzazione dei costumi, antipsichiatria, educazione alternativa, ideologie politiche, droghe, psichedelia, musica pop e rock. Dal punto di vista politico la rivista prende posizioni fortemente critiche nei confronti dell’ortodossia ideologica della sinistra extraparlamentare, attaccando con ironia e derisione l’ascetismo quotidiano dei militanti e invitando i lettori ad andare «Au-delà du gauchisme» (n. 17, 1972). Promuove inoltre una maggiore apertura della sinistra nei confronti dei movimenti a favore della libertà sessuale e dei diritti di genere. In questo senso si deve segnalare la stretta collaborazione con il FHAR, Frente Homosexual de Acción Revolucionaria – fondato a Parigi nel 1971 – e con l’MNF, Mouvement de libération des femmes, cui la rivista offre, così come ad altri gruppi rappresentativi delle minoranze sociali, le proprie colonne senza ingerenze sugli interventi. «Actuel» si propone soprattutto come una sorta di manuale dell’underground, ricostruendo genealogie sulle tendenze che le compongono e ospitando grandi dossier relativi ai temi e alle questioni d’attualità che lo caratterizzano; svolge in questo modo una sorta di storicizzazione del movimento, offrendo al contempo un vademecum per gli apprendisti della controcultura. Il giornale si propone anche come una sorta di guida pratica dell’underground suggerendo librerie, ristoranti, cliniche, associazioni e negozi cui l’aspirante freak può rivolgersi. Accanto ai numerosi interventi relativi al movement americano e internazionale – spesso ripresi dalle altre testate dell’UPS – compaiono anche diversi reportage relativi alla vita delle comuni francesi, con l’obiettivo di far emergere questo tratto precipuo, a giudizio della redazione rimasto un pò in ombra, dell’underground francese. Ampio spazio è inoltre dedicato a tutte le arti e in particolare al cinema sperimentale e alla letteratura. La rivista accoglie al suo interno le traduzioni dei testi lettarari dei maggiori autori della beat generation, come Allen Ginsberg, William Burroughs e Jack Kerouac, ma offre largo spazio anche alla letteratura dei primi decenni del novecento; a tal proporito si ricordano in particolare  alcuni interventi relativi alla Patafisica di Jarry e le novelle di Breton. Con l’obiettivo di promuovere le nuove forme d’espressione vengono anche pubblicati testi appartenenti ad altri generi letterari e artistici come la science fiction, e, soprattutto, i comix underground anglo-americani, che costituiscono l’elemento di maggior successo della rivista. Tra questi Freak brothers di Gilbert Shelton e Fritz le chat di Robert Crumb, oltre alle tavole di alcuni disegnatori francesi come Marcel Gotlib e Jean-Marc Reiser, che era stato collaboratore di «Hara Kiri», rivista di culto del panorama satirico ed underground francese. Nel momento di maggior numero di vendite e in cui, per la prima volta, il giornale non è in perdita economica, la redazione ne annuncia la chiusura. Nell’editoriale del n. 58 del 1975 i redattori spiegano che, per rimanere fedeli all’idea utopistica che aveva animato il lavoro della rivista e per manifestare il proprio dissenso contro il processo, oramai inaggirabile, di istituzionalizzazione dell’underground, si rifiutano di continuare svolgere il ruolo di professori, e quasi di evangelizzatori, della controcultura. Dopo la pubblicazione di due almanacchi della rivista, nel 1977 e nel 1978, che alimentano il meccanismo già in atto di mitizzazione di «Actuel» come rivista di culto, il giornale si rilancia nel circuito editoriale con una terza serie, che dura dal n. 1 del novembre 1979 al n. 138 del dicembre 1990, costruita secondo presupposti affatto nuovi. «Actuel» diventa una rivista incentrata sui reportage giornalistici e, soprattutto, fotografici, che trattano temi di estrema attualità come le nuove tecnologie, le frontiere scientifiche, le questioni poste dalle nuove “spiritualità” New Age, i conflitti sociali nelle metropoli, le cause umanitarie internazionali, l’immigrazione, ma anche la musica, i viaggi, le nuove tendenze culturali e le mode, quasi nel tentativo di raccontare nella loro totalità i cambiamenti della società contemporanea. Abbandonata le strada del gauchisme, giudicato adesso come ideologia dominante, il nuovo obiettivo del giornale è quello di incidere sull’opinione pubblica e diventare un magazine di successo. Il nuovo «Actuel» riesce, in effetti, a porsi come un nuovo modello per il giornalismo francese, incidendo profondamente sul dibattito degli anni ’80, fino alla chiusura. L’ultima serie della rivista prende avvio nel 1991 e vede l’uscita di 50 numeri, fino al febbraio del 1995.

BIBLIOGRAFIA:
Sulla storia della rivista si vedano V. Bernière, M. Primois, Actuel: les belles histoires, La Martinière, Paris 2011, e P. Kervran, A. Kien, Les années Actuel. Contestation rigolardes et aventures modernes, Le mot et le reste, Nîmes 2010. Sul ruolo di «Actuel» nel panorama della controcultura francese si rimanda a J. F. Bizot (a cura di) Underground. L’histoire, Denoël, Paris 2001; J. F. Bizot, Free Press. La contre culture vue par la presse underground, Actuel/Panama, Paris 2006, e J. P. Bouyxou, P. Delannoy, L’aventure hippie, 10/18, Paris, 2004.

 

[Giovanna Lo Monaco]
[scheda aggiornata al 12 maggio 2019]