Krug (Il cerchio)

Krug (Il cerchio)

DATA:
1985

LUOGO DI EDIZIONE:
Leningrado

CURATORI:
Boris Ivanov, Jurij Novikov

PREFAZIONE:
Jurij Andreev

NUMERO DI PAGINE:
312

TIRATURA:
10.000

DESCRIZIONE:
Krug costituisce l’unica edizione ufficiale collettiva realizzata da autori appartenenti alla Seconda cultura. Composta da versi e brevi prose, l’antologia raccoglie le opere di trentaquattro autori accomunati dal desiderio di eludere le secche del realismo socialista e concretare in un’edizione a stampa la propria «tensione per la ricerca e lo sperimentalismo», secondo le parole usate nella scarna prefazione. La pubblicazione è il frutto dell’attività del Klub 81, circolo letterario nato all’inizio degli anni Ottanta per effetto di una comunanza di intenti: da un lato, la volontà di una parte della cultura underground di far fronte all’incipiente processo di dissoluzione interna, provocato anche dall’emigrazione forzata di molti dei suoi rappresentanti; dall’altro, l’opportunismo del potere politico, desideroso di circoscrivere e controllare il fenomeno culturale non conformista e soprattutto di porre fine all’ormai capillare diffusione di edizioni samizdat. Tra i non pochi scrittori che rifiutarono di prendere parte al progetto si ricordano i nomi di Vladimir Ėrl’, Tamara Bukovskaja, Evgenij Venzel’. Curatore di questo circolo letterario sui generis, nella nascita del quale ricoprì un ruolo di primo piano la rivista «Časy», era Jurij Andreev, studioso di letteratura sovietica e rappresentante della sezione leningradese dell’Unione degli Scrittori. Ribattezzato da molti Andropyč, in ‘onore’ dell’allora presidente del KGB Jurij Andropov, Andreev fu scelto anche come curatore dell’antologia Krug. L’idea di un’edizione che raccogliesse per la prima volta autori fino a quel momento esclusi dai canali ufficiali nacque nel 1982. Meno di un anno più tardi i materiali dell’antologia erano pronti per essere consegnati all’editore leningradese Sovetskij pisatel’. Tuttavia, al termine di un processo che vide ben nove livelli di controllo censorio, i numerosi tagli, le omissioni e i ripensamenti fecero slittare la pubblicazione al 1985. Nonostante la prefazione piuttosto asettica e l’eliminazione delle sezioni dedicate alle opere figurative di artisti leningradesi, alla memorialistica e alla critica (dove era presente il saggio di Elena Ignatova Soblazny pošlosti, Le tentazioni della trivialità, dedicato alla poesia di Andrej Voznesenskij), le poche copie stampate dell’antologia andarono a ruba, avviando un acceso dibattito caratterizzato da critiche e polemiche. La proposta di pubblicare un secondo tomo, per ovviare alle mancanze e al carattere limitato di un’edizione oltremodo sobria, fu rifiutata dall’editore.

BIBLIOGRAFIA:
V. Dolinin, B. Ivanov, B. Ostanin (sost.li), Samizdat Leningrada. Literaturnaja ėnciklopedija, NLO, Moskva 2003, pp. 415-416.
Krug. Literaturno-chudožestvennyj sbornik, Sovetskij pisatel’, Leningrad 1985, http://samizdat.wiki/ (06/18)
M. Sabbatini, «Quel che si metteva in rima»: cultura e poesia underground a Leningrado, Europa Orientalis, Salerno 2008, pp. 291-298.
M. Zolotonosov, «KRUG» i vokrug, ili K istorii odnoj krugovoj poruki: Lamentacija cenzora s kommentarijami, «Novoe Literaturnoe Obozrenie», n.14, 1995, pp. 234-251.

 

[Federico Iocca]
[scheda aggiornata al 10 giugno 2018]