Obiettivi

La sfida del progetto è garantita dalla sua natura pioneristica: si tratta del primo tentativo sistematico di mettere a confronto il dissenso/controcultura italiana (e francese) con tutto il comparto dell’area slava orientale dell’URSS (Russia, Bielorussia, Ucraina), area che ha un rapporto duplice con l’Europa occidentale. Il nostro obiettivo è guardare alle culture del dissenso del secondo Novecento in una prospettiva non solo sincronicamente contrastiva tra paesi rappresentativi dell’Ovest e dell’Est Europa per i fenomeni interessati, ma anche volta a evidenziare gli aspetti di interferenza e dialogo interculturale, dunque di “ricezione” di culture diverse, di assimilazione ed eventuale rielaborazione delle stesse nella cultura di arrivo (segnatamente da Est a Ovest). L’indagine delle connessioni tra dissenso culturale e dissenso politico – analizzate in rapporto alla specificità dei contesti in cui nascono e si sviluppano – consente quindi la messa a sistema del fenomeno di contestazione letteraria e culturale come dinamica europea, e ancor più come elemento cardine nella ridefinizione della stessa identità dell’Europa, in un momento particolarmente travagliato della sua storia.