18 Mag Sampietro
DATE:
1965-1968
LUOGO:
Bologna
COLLANE DI INTERESSE:
«Collana ’70»; «Piccola collana ’70»; «L’Arcolaio»; «I Tris»; «Il Dissenso»; «Underground/A»; «Proposte»; «Fuorigiri»; «Il passaggio»; «I noveri».
DESCRIZIONE:
La casa editrice Sampietro nasce nel clima incandescente della Bologna degli anni Sessanta, dove numerosi artisti ed intellettuali innovativi cercano un punto di riferimento editoriale che sia in linea con le loro idee. Enrico Riccardo Sampietro dal 1965 decide di offrire una piattaforma espressiva per i neoavanguardisti del periodo, rivoluzionando la linea grafica, ad opera delle Grafiche Mignani, ed esplorando vari settori artistici. I presupposti ideologici che stanno alla base del progetto culturale sono la contestazione della mercificazione del libro; la messa in discussione del sistema industriale borghese che segue solo la legge del profitto e, infine, il diritto di esprimere quel dissenso che trova già in sé i semi del dibattito, del confronto, dello scambio. Il primo direttore editoriale è Adriano Spatola che riesce a creare un rapporto dialettico tra la tradizione e le sperimentazioni coeve. Quest’ultime si propongono di rompere con il passato e di dar luogo a una nuova forma d’arte che sia libera e aperta. La casa editrice Sampietro, difatti, dedica spazio alla poesia, al fumetto (chiamato dall’editore «romanzo visivo»), al teatro, alla musica, alla grafica e a tutto ciò che circola nel tessuto artistico di questi anni. Alcuni degli artisti che decidono di pubblicare con Sampietro sono Achille Bonito Oliva, Roberto Roversi, Nanni Balestrini, Gillo Dorfles, Gianni Celati, Eugenio Miccini, Luciano Ori, Luigi Tola e molti altri artisti e poeti, legati sia al Gruppo 70, che, in misura minore, al Gruppo 63, e in generale all’ambito della poesia visiva, concreta e sonora. Nei quattro anni di lavoro editoriale, la Sampietro pubblica circa settanta volumi, suddivisi in collane. La «Collana ’70» si propone di sintetizzare i nuovi campi di ricerca tramite un approccio interdisciplinare o, per dirla come Dick Higgins, intermediale. A questa eclettica collana appartengono I Ragionamenti di Pietro Aretino a cura di Roberto Roversi; la Favola della botte di Jonathan Swift a cura di Gianni Celati; Le Novelle di Matteo Bandello, in sei volumi, a cura di Bruno Cagli. Le prefazioni dei suddetti volumi sono caratterizzate da un’interpretazione critica e ragionata di testi tradizionali, riletti in chiave moderna e, spesso, politica. La «Piccola collana ’70», invece, è costituita da pamphlet identificabili con opere di matrice illuminista, nate come strumenti di opposizione e di contestazione, quali, ad esempio, I dubbi amorosi di Pietro Aretino e L’arzigogolo del Lasca. A questi si aggiungono alcuni fumetti estremamente sperimentali, come Il fabbro armonioso di Giovanni Morelli, Il caso limite di Carlo Santachiara e Palomares di Antonio Faeti: la Sampietro è infatti tra le prime case editrici a promuovere un fumetto sperimentale che anticipa per molti aspetti quello underground, a dimostrazione della sua apertura nei confronti di nuovi generi e di nuovi stili. E’ estremamente interessante la collana «Il Dissenso», un laboratorio che raccoglie numerosi poeti della neoavanguardia italiana, tra cui Adriano Spatola che pubblica Poesia da montare e Zeroglifico; Lamberto Pignotti con Le nudità provocanti; Achille Bonito Oliva e il suo Made in Mater. Questi artisti avvertono una crisi del linguaggio e tentano di risolverla, cercando nuove vie comunicative. Segnaliamo anche quattro volumi collettanei, risalenti al 1965, intitolati Poesie visive: essi costituiscono una vera e propria antologia di questa sperimentazione artistica e comprendono schede di poesia visiva che il lettore deve ricomporre. Il curatore è Lamberto Pignotti e con lui collaborano Nanni Balestrini, Achille Bonito Oliva, Danilo Giorgi, Luca, Emilio Isgrò, Eugenio Miccini, Lucia Marcucci, Stelio Maria Martini, Luciano Ori, Antonio Porta, Alfredo Giuliani, Luigi Tola, Guido Ziveri e, ovviamente, Adriano Spatola. Miccini e Pignotti, peraltro, nel 1965 pubblicano Cartella ’70, insieme a Sylvano Bussotti, Giuseppe Chiari, Antonio Bueno, Silvio Loffredo e Alberto Moretti: il volume contiene diciassette opere prevalentemente visive, realizzate da alcuni dei più famosi esponenti del Gruppo 70, richiamato già nel titolo. Il libro raccoglie pitture, spartiti, collage e poesie visive, perseguendo l’obiettivo dell’interdisciplinarità. Nelle plaquettes di «Proposte», il materiale verbale viene accostato a immagini di varia natura e a delle fotografie, come fanno Franco Vaccari, Ferdinando Albertazzi ed Emilio Isgrò. Una collana certamente innovativa è «Fuorigiri», perché vengono ospitati autori di fantascienza che danno una particolare attenzione all’evoluzione tecnologica. Sampietro, in tal caso, comprende la potenzialità di questo genere letterario per il panorama culturale che si sta delineando. La collana denominata «L’Arcolaio» si propone di dare una nuova lettura critica ma dissacrante di alcune opere scritte da autori tradizionali, tra cui le commedie di Goldoni. «I Tris», invece, pubblicati periodicamente, sono volumi di generi e autori diversi che escono in serie di tre, tentando di diffondere una cultura ad ampio spettro che sia anticonformista e stimolante. La produzione editoriale di Sampietro è certamente di grande rilievo per il suo eclettismo, per l’attenzione data alla neoavanguardia e, in particolare, al Gruppo 70, per l’originale progettazione grafica e per l’atteggiamento critico degli autori cui viene data voce.
BIBLIOGRAFIA:
Sulla storia della casa editrice e della rivista si rimanda a 3 editori storici d’avanguardia: Sampietro Editore, Geiger Baobab, 3Vi Tre: dalla sperimentazione grafica al suono, a cura di Maurizio Ost e Enzo Minarelli, Pasian di Prato, Campanotto, 2012; altre notizie relative alla casa editrice, utilizzate per la compilazione di questa scheda, sono state reperite sugli stessi volumi pubblicati.
[Clementina Greco]
[scheda aggiornata al 18 maggio 2019]